Pagina:Specchio di vera penitenza.djvu/142

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114 distinzione quinta. — cap. iv.

ta1 alle chiese e alle prediche, dê avere udito e letto come altri dee andare a tale confessoro che sappia e possa de’ peccati prosciogliere; e che non ogni prete puote prosciogliere da ogni peccato, come detto è di sopra. Onde, se la persona sente avere tali peccati ch’ella creda e dubiti di non potere essere prosciolta da quello cotale prete al quale va, se non ha autorità di poterla prosciogliere, non è la persona iscusata. Anche, se la persona sa o crede che quello confessoro sia o per vecchiezza rimbambito, o per infermità o per naturale condizione ismemorato o sciemunito o pascibietola o persona grossa o sanza lettera, e ella pure si vuole confessare da lui o per non vergognarsi tanto o perché domanda bene o perché fa buono mercato, e puote avere copia d’altro2 sofficiente confessoro, e non vuole e non ne va cercando, non è iscusato se quello tale confessoro nollo puote o nollo sa isciogliere. Or che dê fare il confessoro al quale si confessano di que’ peccati che sono riservati a’ vescovi, i quali egli non puote assolvere? Dee udire la confessione diligentemente di tutti i peccati; poi dê dire al peccatore, come tra gli altri suoi peccati n’ha alcuno o alquanti de’ quali egli non può prosciogliere: e faccia delle due cose l’una; o egli in persona vada al vescovo o a suo vicario, e facciasi commettere che ’l possa prosciogliere3 da quegli peccati riservati, tacendo il nome della persona confessata; o egli dica a quella cotale persona, che vada a farsi assolvere a chi puote, o per la licenza di potere essere assoluta; assolvendola egli, o prima o poi, da quegli peccati che puote prosciogliere: se non fosse già caso di scomunicazione, dalla quale prima conviene che la persona sia prosciolta, e poi ritorni a farsi prosciogliere degli altri peccati; chè essendo la persona iscomunicata, non potrebbe ricevere grazia d’assoluzione né di niuno

  1. Coi più antichi editori, il Salviati: usa.
  2. Il Manoscritto: e puote avere altro.
  3. Nella stampa del primo secolo è sempre il contratto prosciorre.