Pagina:Specchio di vera penitenza.djvu/22

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XIV elogio di iacopo passavanti.

mandarlo a Parigi, dove allora costumavasi da’ superiori di destinare quei giovani i quali davano sicura speranza di fare utili e notabili progressi nelle più sublimi facoltà.1 Terminati gli studi, ritornò nella romana sua provincia, e fu stabilito lettore di filosofia in Pisa, quindi passò professore di teologia in Siena, di poi in Roma; e ovunque diede riprova della sua dottrina ed erudizione, particolarmente nelle teologiche lezioni. Sostenute con molla riputazione le cattedre, il maestro generale dell’Ordine2 istituì il Passavanti vicario generale nella visita incaricatagli de’ conventi della Lombardia. Furono ad esso conferiti altri impieghi ancor decorosi, fra i quali quello di essere stato eletto Priore in diversi conventi, e principalmente in quello di Santa Maria Novella; quantunque del lutto alieno, mentre unicamente il desiderio nutriva di vivere privatamente per solo attendere alla gloria del Signore. Nella sua predicazione fu molto zelante, non meno che eloquente; nella osservanza dell’instituto religioso, esatto ed esemplare; verso di tutti benefico, efficace e potente ne’ fatti e nelle parole; e sopra tutto, uomo di gran consiglio, prevalendosene di Fra Iacopo la Repubblica fiorentina come i privati cittadini, per affari di gran rilievo e di somma importanza. Considerata la di lui somma attiva destrezza nelle ingerenze intraprese ancor difficili, fu deputato come primo Operaio3 per assistere alla fabbrica della chiesa di Santa Maria Novella, della quale ebbe la consolazione, essendo allora Priore, di vedere il totale compimento; l’abbellì di varie pitture4 e ornamenti; e molti al-

  1. Nelle Costituzioni de’ Frati Predicatori si determina che il Provinciale possa mandare due o tre giovani abili per gli studi a Parigi. Dist. II, cap. 11. Da questo convento di Firenze furono colà inviati Fra Remigio di Chiaro de’ Girolami, Pietro di Ubertino Strozzi, ed altri.
  2. Che era Fra Ugone di Vanseman, francese di Campagna, eletto Maestro dell’Ordine nel 1337 in Avignone, e ivi morto, 6 agosto 1341.
  3. Così il Necrologio e la Cronica del padre Biliotti, nella quale vien riferito, che dopo 70 anni fu compita la fabbrica della chiesa, essendone allora Operaio Frate Iacopo Passavanti.
  4. In un Codice amico membranaceo, esistente nell’archivio