Pagina:Specchio di vera penitenza.djvu/85

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distinzione terzaa. - cap. iv. 57

aperto vi mostra quore d’amore ferito e pieno di caritade; le braccia aperte, il capo chinato vi trae a pace e a sua amistade; le mani e’ piedi confitti v’invitano con pazienza e con tranquillitade. La croce è posta davanti agli occhi vostri essemplo di penitenzia, e specchio di virtude e di santitade, e come scala per la quale si sale alla gloria di Dio e alla eterna felicitade.


Come le tentazioni e le tribulazioni sono utili all’anima che vuole andare per la via di Dio.


L’altra disperazione che dà impedimento alla penitenzia, si è che l’uomo non crede di potere perseverare nell’opere della penitenzia. E questa cotale disperazione suole nascere dalle molte tentazioni e gravi che spesse volte hanno coloro che fanno penitenzia, più che gli altri che vivono mondanamente. E la ragione per che sono più tentati, dice San Gregorio: che ’l diavolo lascia di tentare coloro che pacificamente possiede; ma coloro che gli1 ribellano astenendosi da’ peccati, più aspramente tenta. Onde dice santo Agostino: Per continova sperienza veggiamo che ’l nemico più crudelmente perséguita coloro i quali da lui e dal mondo fuggono. Onde essere tentato è buon segno, e molto bene ne séguita delle tentazioni. E però non dee l’uomo per le tentazioni cadere in disperazione; anzi dee avere maggiore speranza in Dio, e con maggiore fidanza chiedere l’aiuto della grazia sua, la quale, dove è maggiore bisogno, più largamente e più prontamente sovviene. Come disse san Martino quando lo scherano il volle ferire della iscura, e domandòllo: Avesti paura? ed egli rispose che non fu mai più sicuro che allora; però che sapea che l’aiuto di Dio più prontamente è presto quando l’uomo che si fida in lui, è in maggiore pericolo; avvegna che alcuna volta indugia il soccorso manifesto, per

  1. Ediz. 95: che se gli.