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Pagina:Sperani - Tre donne, Milano, Galli, 1891.djvu/114

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sì caro prezzo un’illusorio beneficio! Maledetti coloro che, svisando i suoi giovanili entusiasmi e le tenerezze vereconde della sua anima appassionata, lo avevano ingannato con la menzogna; e macchiato col nome bugiardo di vocazione, la eterna verità, il dischiudersi del fiore umano che istintivamente innalza verso il cielo i suoi primi effluvi!... Maledetti! Maledetti!

Solo, nella piccola chiesa piena d’ombre, gettato sui gradini dell’altare la faccia contro terra, egli imprecava e piangeva.

Una mattina un uomo fidato gli portò una lettera della Curia.

Ei l’aspettava in realtà quella lettera: eppure, toccandola, ebbe come una scossa elettrica. Riconobbe la calligrafia del vecchio prete suo amico, impiegato alla Cancelleria vescovile di Pavia.

— Ci siamo! — pensò con una specie di gioia amara. E subito dopo, come per una ispirazione segreta:

— Qui è la soluzione!

La lettera conteneva prima di tutto una chiamata del Vescovo: Ad audiendum verbum.

Poi una missiva confidenziale dell’amico impiegato.