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Pagina:Sperani - Tre donne, Milano, Galli, 1891.djvu/165

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eterne querimonie. Per lui era ridotta in quello stato! Perchè l’aveva tradita, abbandonata! Per lui, che essendo stanco di lei e incapricciato della sua giovine moglie, voleva finirla così! Ah! era un bel vigliacco!

Perchè non l’aveva detto subito? Ella avrebbe capito; si sarebbe rassegnata; non avrebbe preteso nulla. Di che aveva avuto paura? Che lo volesse per forza forse...

Sandro, che non poteva stare a sentire questi discorsi, la pregava di smettere, di tacere. Non le aveva domandato perdono? E quante volte!... E quante volte lei aveva promesso di perdonargli e di non parlarne più! Si, lui era stato debole, ne conveniva; non però, come lei fingeva di credere, perchè fosse incapricciato della moglie — la povera Maria, quantunque bella e giovine non gli era mai piaciuta, a lui — ma per la compassione di vederla deperire a quel modo; e poi anche perchè si era confessato e don Giorgio gli aveva toccato il cuore. Una debolezza, certo. Ma non meritava di essere disprezzato per questo.

Non era ritornato a lei quasi subito?...

Non si era messo a rischi incredibili?