Pagina:Sperani - Tre donne, Milano, Galli, 1891.djvu/169

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moglie sacrificata. Altro che dire che lei ci aveva la tendenza alla tisi. Ma si, eh! Non avevano altro da inventare?... Bianca, rossa e grassa come lei era! Volerla far passare per tisica, lei?... Carogne!... Delicata era; sicuro; delicata; non nasceva da villani come loro, per questo. Lei era nata un pochino meglio; e aveva sempre vissuto in casa dei padroni, che l’adoravano... Per sua disgrazia... era capitata in quel paese da cani... Per finire marcia... Dio, Dio! morire!... Finire!... Le toccava morire... così... E nessuno voleva salvarla... Nessuno!...

Un altro scoppio disperato, e nuovi lunghi assalti di tosse la riducevano finalmente al silenzio, esausta, annientata. Ma il suo corpo abbandonato sulla rozza panca presso al focolare, si disegnava ancora armoniosamente, con delle linee morbide, eleganti. E i bei capelli di un biondo scuro che le si arrovesciavano sulla nuca in una massa pesante, molle, ondulata, mettevano uno strano fascino voluttuoso intorno a quella faccia pallida, segnata dalla morte.

Cessata la convulsione dei singhiozzi, pian-