Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 174 — |
mano teneva il forcone col quale aveva portato fuori il letame di sotto alle bestie. Guardava la campagna rovinata, senza proferir parola; gli altri, però, guatavano in viso a lui.
Ei se ne addiede, essendo in sospetto.
A un tratto afferrò il Melica per un braccio, e con una voce che fece correre un brivido nelle vene degli astanti, gli chiese:
— Perchè mi guardate così!
Preso alla sprovvista, il vecchio s’impapinò. Che ne sapeva lui, dedina!
Che ne sapeva?... Oh bella! non era lecito guardare in faccia un cristiano?
— Ora si strozzano — mormorò la Meroni con febbrile interesse.
Pietro, tornato in silenzio, guardava il suo interlocutore con gli occhi stralunati. Dopo alcuni momenti ripigliò:
— Sapete che mi è morta la moglie?... Stanotte durante la tempesta, nello spavento di quelle saette!... È una gran disgrazia per me!
E mentre diceva così, volgeva gli occhi in giro, scrutando le faccie chiuse, atteggiate a una indefinibile espressione di scherno.