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Pagina:Sperani - Tre donne, Milano, Galli, 1891.djvu/30

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Egli le aveva passato un braccio attorno la vita; e lei gli posava la testa sulla spalla. Forse si erano baciati in quel momento.

Maria ebbe una sensazione di stroncamento in tutte le ossa, e un gelo di morte la fece rabbrividire.

Non gridò, non si mosse, paralizzata dal raccapriccio.

Come aveva fatto comprendere alla Nunziata, ella non aveva mai amato Sandro di un grande amore; certo non sapeva neppure cosa volesse dire amare appassionatamente; epperò non il dolore disperato, non l’angoscia gelosa la annichilivano in quella guisa; bensì un vero terrore; il terrore di un’anima che si sente divellere dalla sua fede e precipitare nel nulla. Avrebbe voluto fuggire: e con la vita stessa avrebbe pagata la grazia di non vedere; per quel medesimo sentimento che, qualche ora innanzi, parlando della Giulia, l’aveva fatta prorompere in quelle parole: ringrazio il Signore che almeno non l’ho vista!

Ma non poteva staccare i piedi dal suolo.

Tremava tutta. E la scodella col cucchiaio