Pagina:Speraz - Emma Walder.pdf/102

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madre offesa nelle sue più legittime suscettibilità; e non era donna da perdere l’occasione.

Si mostrò calma e rassegnata. Vestì la bimba raccolta come la sua, la condusse fuori con sè. A tutti quelli che gliene chiedevano la provenienza rispondeva semplicemente che suo marito l’aveva trovata sola e lagrimosa in piazza Castello dopo la fiera. I saltatori, che erano stati gli ultimi a andarsene, dovevano averla lasciata nella notte mentre dormiva.

Questo racconto, la signora lo faceva senz’ombra di malizia, con un’aria ingenua e dolce; ma con tale impronta di dolore nel volto e tale profonda angoscia nella voce, che la gente ne era commossa.

— Povera Cleofe! — mormoravano le amiche. — È abbastanza infelice perchè le sia lecito distrarsi un pochino.

E gli uomini:

— Birbone di un Mandelli!

E avrebbero pagato qualche cosa per conoscere la mamma di Emma, la supposta amante che doveva essere bellissima per avere allontanato Leopoldo dalla moglie già lei così bella.

Alcuni però, e Cleofe per la prima, facevano il conto che Emma aveva quasi l’età di Annetta. Bisognava dunque supporre che il tradimento fosse avvenuto proprio nei primi mesi. Cosa impossibile, perchè Leopoldo passava allora tutte le sue ore con la sposa.

La generalità umana è così fatta che il male non