Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
PARTE PRIMA.
I.
ra il mercoledì innanzi Pasqua. Superbo splendeva, nel ciclo terso, il sole d’aprile, rispecchiandosi nelle acque limpide e azzurre del Lambro.
Le spiagge, sparse di casette, di ville, di chiesuole e di opifici, rifiorivano; e tutta la campagna risorgeva alla vita, alla gioia.
Dai vasti opifici, dove centinaia e centinaia di braccia lavoravano la seta, o il lino e la canape, salivano nell’aria, con monotone cantilene, voci fresche e intonate di giovani lavoratrici, che il nuovo alito primaverile adescava.
I carrozzoni del tramway, arrivati carichi da Milano, correvano allegramente, a suon di campana e di trombetta, per le vie e per le piazze, e passavano