Pagina:Speraz - Signorine povere.djvu/143

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I.

Maria Clementi ritornava dalla scuola. Giorni freddi erano succeduti a quei primi giorni di marzo, tiepidi forieri della primavera; soffiava un vento gelato. Maria aveva rialzato il bavero di mongolia del suo paltoncino e teneva le mani serrate nel manicotto. Trovò Angelica in portineria a discorrere, secondo il solito, con la Giuditta. Giorgetto e Erminia si rincorrevano in corte, con altri ragazzi.

- Non vieni su?

— Ora. Devo tenere un po’ fuori de’ piedi questi demoni.

— Chi c’è disopra?

— Aspettano il vecchio. Oggi è il giorno della decisione. Eugenia piange; il babbo piange; la mamma strilla e Riccardo fa il padre nobile.

Maria salì le scale pensosa e appena fu in casa andò a chiudersi nella sua camera. Sen-