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Pagina:Speraz - Signorine povere.djvu/173

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III.

Gli sposi viaggiavano. Prima di partire, Augusto Klein aveva condotto i parenti e gli amici al ristorante Ccinetta, allora in auge, dove li attendeva una succulenta colazione. Tra i parenti, oltre i Pagliardi arrivati da Pavia coll’Antonietta, vi erano pure due cugini di Malgrate, due vecchietti arzilli, smaniosi di ritornare al paese e paurosi di perdere la corsa vedendo clic la colazione andava troppo in lungo. Tra gli amici: Faustino Belli, testimonio dello sposo e il dottor Monti, della sposa; poi Luciano Monti, gli inevitabili Ermondi e alcuni rappresentanti della stampa cittadina, invitati sagacemente dal Klein per fare allegria e perchè la spesa non fosse di puro lusso, ma fruttasse almeno un pochino di réclame al negoziante di belle arti. Si diceva che egli volesse aprire anche in Milano un grandioso negozio, come succursale dei suoi magazzini di Berlino e di Vienna. Comunque fosse, egli si mostrava in ogni occasione molto amabile verso i signori pubblicisti, che gli ricambiavano la cortesia stampando spesso il suo nome nelle colonne dei giornali. Così la colazione aveva avuto