Pagina:Speraz - Signorine povere.djvu/262

Da Wikisource.

— 264 —


VIII.

Il giorno appresso arrivò Paolo Venturi, recando i saluti dei Pagliardi che partivano per Torino la sera stessa. Il giovane sportman s’intrattenne a lungo con Leonardo d’arte antica e moderna, di scienza e di politica. Egli stimava Leonardo per le sue qualità morali e intellettuali. E Leonardo si trovava bene con quel giovane colto, perspicace e deferente.

La sera egli ritornò, quando tutta la famiglia si trovava riunita dopo il pranzo. Prese il caffè con loro e fu amabile e spiritoso.

Entrarono presto in maggiore confidenza. Riccardo descrisse la gran noia delle sue giornate nello studio uggioso, in fondo a una corte dove lo aveva confinato il ricco negoziante di legnami.

Il Venturi esclamò inaspettatamente, come se l’idea gli balenasse in quel puntp:

— Se fondassimo un giornale?

— Un giornale?

Ma sì. Siamo qui una mezza redazione. Il signor Leonardo potrebbe assumersi le arti plastiche, la musica, la meccanica... Riccardo l’agri-