Pagina:Speraz - Signorine povere.djvu/365

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si degna di avermi per nuora, lei può stare a casa sua e non venire più qui a darmi la jettatura con le sue assiduità.

Sbalordito, mortificato, Luciano Monti restò quindici giorni senza rimettere piede in casa Valmeroni; ma il sedicesimo vi ritornò, serio, quasi accigliato. Angelica non gli rivolse mai la parola.

Uno di quei giorni Maria s’imbattè in Eugenia, che non si era fatta vedere in casa dei suoi.

Ella disse alla cugina:

— Non vi si vede più. Perchè non venite in casa mia? Neppure la mamma, neppure tu, nè l’Angelica?

— Mi pare che aspettassero una tua visita in questi giorni: quanto a me sono tanto occupata, che non faccio più visite.

— Mi aspettavano? Sanno bene che Augusto non vuole, dopo tutti i dispiaceri che abbiamo dovuto sopportare da parte del babbo e di Riccardo! Anche senza questo però io non ci verrei per lo scandalo di Antonietta. Tla disonorato la famiglia, quella imbecille. E mio marito è molto severo per l’onore... Guai, in commercio, essere compromessi!

Maria lasciò cadere il discorso, così si separarono freddamente.

Un altro giorno capitarono invece i Pagliardi.

Più di una volta già avevano mandato i loro