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&ciptus fit tamquàm Fui* s fufpendatttp, ta.liter quod moriacur; pcena tamcn prxdi&is in cafibuspoflìt per Dominum Vicarium ad mutilationem alicujus membri reduci arbitrio fuo, inlpe&a qualitate perfonx Delinquentis, & delióticommidi, fi veroaliquisfuratits fueritremafcendentem à decem libris ufque ad centum raclulìvè, prò prima vice ponatur pertreshorasadBerlinam, & abfcindaturei auricula dext<?ra, & ponatur ad bannumperpetuimi, Se fi reverfus fit, & captus, tiidein manus dextejra abfcindatur,& ad fuum primum bannum remittatur prò feconda vero vice furca fufpendatur. Si vero aliquis fuyatus fueri t rem valentem ultra libras centum, etiamproprimavice tanquàm Fur fufpendatur, taliter, quòd moriatur. Prxdickaautemlocumbabeantinfurtis non domefticjs, in furtis vero domefiicis fit in arbitrio cujus furtumfa&umfuerit, & indifpofitione Jusdicentis, falvo, quodfifamulusfuratusfuerit in domo Domini ultra libras quinque puniatur fecundùm diftin&ionem fupradifitam.
Poffit autein Dominus Vicarius in omnibus, & finguliscafibusfuprafcriptispaenam roinuere, Se tranfmutareinminòribiisvigintiquinqueannis, infpeda qualitate perfonas delinquencis, & delidi commilìi.
Dehis, quiFures, feufurta fcienter receptaverint.
Cap. 22«S Tatuimus, &ordinamus, quodquicunquefurem, feudeprasdatorem, velbona furata fcienter receptaverint, acceperint, fervaverint, feuemerint, & talem furem, feufurta non notificaverint, & prxfentaverintinfraterminumodo dierum à die receptionis, puniatur in libris centum, Se bona fpfarecepta live occultata, velbonorum ipforum asftimationem reftituant, Se fidenunciatum fibi fuerit ab officio, ut bona reftituant, feujuriprxfentent, & furem, feudepredatorem manifeftent, & infra dies odo à denunciationefadarecufaverint, feu neglexerint prxfentare bona, & manifeftare furem, fimilibus poenis puniantur, quibus prxdidi De prsdatoresj five Furespunirentur; Se ultra < 101 che membro, favino riguardo alla qualità della perfona delinquente, e del delitto cominelle»; Ma fe alcuno rubbera cofa, che vale dalle lire-»
dieci fino a cento inclufivamentc, per la prima-, volta fia pollo per tire hore alla Berlina, e gli fia tagliata t’orecchia delira, e fia bandito perpetuamente, e fe ritornerà, e fara prefo, gli fia troncata la mano delira, e fia rimandato ai fuo primo bando; Ma per la feconda volta, fia_.
appiccato. Che s alcuno rubbera una cofa di valuca di più di cento lire, anche per la prima-, volta come Ladro fia appiccato cosi, che muora.
Le fudetee cofc però non habbiano luogo nellì furti domeltici, nelli quali fi rimette all’arbitrio di quello, al quale fara fiato fatto il furto, & alla difpofitione del Giudice, falvo, che fe il Servitore, ò Famiglio rubbera nella Cala del Padrone più di cinque lire, fia punito fecondo Ja».
difiintionc fopradetea.
Pofla nondimeno il Signor Vicario in tutto, e cadauno delii foprafcruci cali fminuire, e tramutare la pena nelli minori d’anni vinticinque „ confiderata la qualità della perfona delinquente, e del delitto couiaieifo.
Di quelli, che fcientemente_»
ricetteranno Ladri, overo cole rubbate.
•ti.’ì Cap. 22.
S Tatuimo, & ordiniamo, che chiunque fcicn-2 temerne ricetterà, accetterà, confervera, ò camperà un Ladro, ò depredatore, ò cofe rubbate, e non notificherà, e prefencera nei termine d’otto giorni, dal giorno del ricetto un tal Ladro, overo furti, fia punito in cento lire, e refiituifca ridette cofe ricettate, ò nafeofie, ò la loro fiima, e fe dall* officio gli fara intimato, che refiituifea tali cofe, ò le prefenci iO j officio, c che palei! il Ladro, ò predatore, tra otto giorni doppo tale incimatione ricuferà % overo trafeurera di prefentare tali cofe, e manifefiare il Ladro, fia punito con le ftefie pene-* * con le quali farebbero puniti li fletti Ladri, ò Depredatori; Et oltre le fudette pene, quelli, che feientemente compreranno cofe rubbace-» * perdano le flette cofe, le quali debbano effer reCc ftituite
