Pagina:Statuto delle tre giurisdittioni di Telvana, Juano, e Castell'Alto.djvu/30

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i8 De termino dato ad probandmn locò litis conteftationis habendo.

Cap. 33.

S Tatuinuis 5 quòd quilibet teriiiinus datus ad probandum habeatur locò litis conteftats, & litis conteftationeminducat ubi litis conteftatio non prxceilìt.

De termino cadente in diem feriatam.

Gap. 34.

S Tatuimus, & ordinamus, quodlìterminus citationis, vel prxcepti, feu monitionis, vel aliquis alius terminus cujuslibet Judicis, etiamfidiesfuerit expreffa, incider* m diem feriatam, vel in quam Judex noniederit, vel non perfeveraventadbancum, terminus fequens in quo Judex federit prò jtire-.

reddendo, habeatur prò terminoftatuto, OC Del doverfi tener in luogo di conteftatione della lite il termine dato per provare.

Cap. 33.

S Tatuitno, che qualonque termine dato per provare fia. in luogho della conteftatione della lite, e facci la lite conteftata, quando la conteftatione non vi fia precedentemente.

Del termine i che cade in giorno feriato.

Gap. 34.

S Tatuimo } & ordiniamo, che fe il termine-»

della citatione, ò precetto, ò ammoniuone, ò qualonque altro termine di qualfivoglia Giudi»

ce, ancorché fofle efpreffo il giorno, j. in giorno di feria, ò in giorno, in cui il Giudice non habbia tenuto udienza, ò non habbia continuato à dare udienza, s’intenda per termine determinato, e prefitto il termine feguente, nel quale il Giudice federa per far raggione.

De poenaTeftium citatorum, & non comparentium.

Gap. ^5’ S Tatuimus, &: ordinamus, quòd quilibet teftis citatus, feuadmonitustam incaufa civili, quàm criminali, ex parte alicujusjudicis, feu officialis, teneatur & debeat venire adterminum fibiaffignatum, & prxceptumDer Prxconem,feu ipfum Judicem coram ipfo Indice five officiali ad jurandum? & teftimonium veritatis perhibendum fub pcena carantanorum vigintiquattuor prò prima citatione, & prò alijs dupletur, cujuspcEnx, five pcenarum medietasappliceturilli, vel ilhsadpetitionemcujus, vel quorum citati fuennt, alia veròmedietas fifco, ad quam poenam perfolvendam realiter, & perfonaliter teftisipfe., compellatur, nifi jufta caufa imped.tus venire ceflaverit, five venire non potuent in arbitrio D. judiciscognofcenda.

Quòd Della pena deTeftimoni, che non comparifcono effendo citati.

Cap. 35.

S Tatuimo, & ordiniamo, che qualiivoglia teftimonio citato, ò ammonito tanto nelle caufe civili, quanto nelle criminali per ordine di qualche Giudice, od officiante, fiaobligato, e debba venire per il termine augnatoli, e prefittoli dall’Offitiale, ò dallo fletto Giudice, avanti il Giudice, over’officiante à giurare, e deponere la_»

verità fotto pena di vintiquattro carantani nella prima citatione, e del doppio nelle altre, della qual pena, ò pene la meta fia applicata a quello, ò quelli ad inftanza de quali faranno li teftimonij fiati citati, e l’altra metà al Fifco, & al pagamento di tal pena fia aftrètto il teftimonio realmente, e perfonalmente, mentre pero per qualche giufta caufa da conofcerfi ad arbitrio del Giudice non habbia potuto venire.

Ì Che