Pagina:Statuto delle tre giurisdittioni di Telvana, Juano, e Castell'Alto.djvu/42

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3° Quòd ab executione non appelletur, neque à fententiis inter confitentes latis.

Cap. 56.

S Tatuimus, & ordinamus, quòd fententix, vel prxcepta inter confitentes, feu earum, vcl eorum executiones non poifint dicinullx, necabeisaliquatenùs appellari, nec ab executionibus alìquarum fententiarum, fi ve executio fit juris, fiveiltfaftiQuòd tempore interlocutoria fententi^ pars non debeat condemnari in expenfis.

Cap. 57.

S Tatuimus, & ordinamus, quòd Judex nonpoflitcondemnarepartem in expenfis in fententia interlocutoria, fed condemnatio expenfarum differatur ad tempus diffinitivx fententix, nifi expenfx faótx fuerint occafione alicujus contumacia:, quasin quacunque_.

parte Judicii fa£tx fuerint, Vcluffius contamacem, feu condemnatum eas reficere, & contumantiam fuam purgare antequam audiatur, & nifi talis interlocutoria feraturfuper exceptione competenti*, vel incompetenti* Judicis & fuper legitimatione perfonarum, acaliisexceptionibusimpedientibuslitis ingreffiim, fuper quibus fuerit altercatnm, & judicatum, quibus incafibusjudexpoffit vi&um Viclori in expenfis condemnareprout d e Jure fibi videbitur.

De appellationibus.

Cap. 5 8.

A Ppellationum modum, & formane traddere volentes, ftatuimus, quòdà jfententiis latis per Dominum Vicarium, five per aliosjudices appellari poflit ad llluftrem Dominum illius Jurisdidfionis in qua lata., eli fententia, five ad Magnificum Dominumejus Capitancum, & à fententia lata per Magnili.

Che non fi appelli dall* eflecutione j ne dalle fentenza fatte tra Confetti.

Cap. 56.

S Tatuimo, & ordiniamo, che le fentenze, e precetti fatte con chi hà confettato il debito, overo T efecutioni di quelle, ò di quelli non fi poifano dire nulle, ne fi polla in modo alcuno appellare da effe, ne dalle loro effecutioni, tanto fe r efecutione foffe di raggione, come di fatto.

Che al tempo della fentenza interlocutoria non fi debba condannare la parte nelle fpefe.

Cap. 57.

S Tatuimo, & ordiniamo, ch’il Giudice non poffa condannare nella fentenza interlocutoria la parte nelle fpefe, ma fi differita la condanna delle fpefe al tempo della fentenza deffini- * tiva; quando però le fpefe non fiano fiate fatte per qualche contumacia, quali vogliamo fiano refarcite dal contumace, ò condannato f$nza_»

riguardo in qual del giudicio fiano feguite, e cosà purghi la contumacia prima d’effer afcoltato; Mentre però T interlocutoria non ila fopra eccetione di competenza, ò incompetenza del Giudice, e fopra legitimatione di perfone, & altr^ eccetioni, che impedirono il principio della lite, fopra delle quali fiali contrattato, e giudicato, nelli quali cali poffa il Giudice condannare il Soccombente nelle fpefe à favore del vincitore come li parerà di raggione.

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-r 1 *;.• •; _;,rDelle appellationi.

Cap. 58.

V olendo preferivere il modo, e la forma delle appellationi, ftatuimo, che dalle fentenze fatte dal Signor Vicario, overo da altri Giudici fi poffa appellare all’Illuftre Signore di quella Giurisditione nella quale è fiata fatta la_»

fentenza, overo al Magnifico fuo Capitario, e dalla fentenza fatta dal Magnifico Signor Capitanio tanto nella caufaprincipale, come nell’ap