Pagina:Statuto delle tre giurisdittioni di Telvana, Juano, e Castell'Alto.djvu/52

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4o De modo procedendo contra tidejuflores.

Cap. 72.

S TatuimuSj & ordinamus, quod quando Creditor agit contra Fidejufiòrem prò credito conlequendo, Judex concedere debeat dilationem Fidejuflori ipfi polenti dierumoftocontinuorum ad denunciandum principali Debitori, fi habet aliquas defenliones, quòd eas opponat, & probet infra dietimi-* tcrminum, Oc ex legitima caufa concedatur libi alia dilatio asquè dierum octo, & fi non fecerit infra difta tempora fufficienter defenfionem creditoris, ipfi poffint procedere contra ìpfosFidejuffores, dato, quod principalis fit abfens.

De Modo, & Ordine tenendis per Fidejuflorem contra principalem, tìveejus bona.

Cap. 73.

Del Modo di procedere contro quelli, che tanno Sigurtà.

Cap, 72.

S Tatuimo, & ordiniamo, che quando il Creditore agifce contro la Sigurtà per confeguire il credito, debba il Giudice concedere alla lidia figurta prefente la dilatione d’otto giorni continui a denonciare al principal Debitore, che fe_> hà qualche eccedo ne l’opponga, e provi nel detto tarmine, & effendovi caufa legitima fe gli conceda ifteffamente un’altra dilatione d’otto giorni, e s’il Debitore principale folle abfente, pofla il Creditore procedere contro la figurtà, che-»

nelli termini fudetd non ha vera baftantemente_»

difefo contro il Creditore.

Del Modo, & Ordine da tenerli dalla Sigurtà contro il Principale, ò di lui Beni.

Cap. 73.

S Tatuimus, & ordinamus 3 ne aliquis propter à fe collatum ben^fictnm danino atìieiatur, quòd fi quis prò alio Fidejuflerit 5 & diòtus talis Fidejulfor in diòta taliobligatione per tres menfes permanferit 5 connumerandos à die 3 qua debitum exigi potuillet per Cred’<torem 5 veldiòlus talis Fidejulfor fuerit aliquo modo per citationem, vel aliter inquietatusper Creditorem, fiveipfe Fidejullor latisfecerit Creditori, five non, dictus rideiulTor in continenti pollìt convenire principalem Debitorem, & Judex ad inftantiam OC requifitionem f idejufioris, qui ìatisfecerit, velinquietatusfuerit, vel, licetnonlatisfecerit, per di£tum tamen tempus in obligatione Fidejufloria permanferit, teneatur, & debeat concedere pignorationem, & relaxare tenutam FidejufTori, fola fatti ventate mlpefta, & nulla jurisfolemnitate fervanda lervata, fedfufficiat antedittx tenutx, oc pignorationis conceffionem fieri mandatimi-, five intimationem principali, ut liberane habeatFidejuflbremin termino tridui, vel altter indemnem confervàfle, quo termino tranfatto poffit procedi prout fupra ad pignora> Tatuimo, & ordiniamo, accio alcuno noiu ) fenta danno dal favore fatto ad altri, che fe cuno havera fatta figurca per altri, & havera rleverato in tal’obligatione per tre meli da_.

imputarli dal giorno, nel quale il Creditore^ averebbe potuto efigere il debito, overo fequel> ch’ha fatta la figurta foffe in qualche modo ercitatione, ò in altra forma moleftato dal Cremore, polla fubito la fudetta figurta, canto le avcr a pagato il Creditore, come le noni havef.

pagato, chiamar in giudicio il principal De’itore, & il Giudice ad inftanaa, e nchielta_.

ella figurta, che havera fodisfacto, o fara mo-ftata, ò pure fe bene non havelle fodislatto, lavera però continuato per il tempo fopraccena0 nella ludetta obligatione di figurta, fu tenu0, e debba concedere, e r.lafciare all ideila la signora, & efecutione, confideraca la fpla veria del fatto, e tracciando qualonque tolemaica, -he Der altro di raggione doverebbe oflervarfi, c 1» ■te» Finora, ò tooire, prn un Mandato, ò Intimatione al Principale, Se debba ha.e, liberar» la «gire.* tré giorni, overo in altra maniera havcrla lolle vaca da ogni danno, il qual termine paffato, polla proluderli come fopra e contro li Beni del principal Debitore, per 1 in denoira, e follie™ della deeta figuro. Dentaraado.

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