Pagina:Statuto delle tre giurisdittioni di Telvana, Juano, e Castell'Alto.djvu/60

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48 Quo tempore licentiandi fint Laboratores, feuManfatores.

Cap. 88.

S Tatuimus, & ordinamus, qiiòd nullus pofiìt, vel debeat licentiare CoJonuiru, vellaboratoremde Manfu, vel terra fibi locata nifi de Menfejunii, velJulii, &diètus Colonus, velLaboratornihilominus habere debeat integros fruèhis iliiusanni, reddendo Domino affiatimi illius anni, feu partem & faciendo ficut in preteritis annis reddere, &: facere confuevic juxta conventa inter Locatorem, & Colonum, feu Laboratorem, & quòd dièti Coloni, feu Laboratores non_.

pofiìnt removere,vel diffipare aliquam fepem aut ftropaliam fa£tas,& fìxas per diètosColonos, aut Laboratores, fed Domino remanere debeant, fi ipfi Coloni repererint tales ftropalias, aut fepeSj fi vero non repererint, prò predo rationabili, prout videbitur duobus bonis viris. Domino eas relaxare teneantur.

De Paleis, & Straminibus debentibus remanere Pofleffionibus.

Cap. 89.

S Tatuimus, & ordinamus, quod finita locatione, feulaboratura, quando partiarij Coloni, five Laboratores de PolTeffionerecedunt, omnespales, & omnialetamina fa£ta per beftiamina tàm laboratorum, quàm Domini ex paleis, & aliisomnibus ftraminibus Domino remaneant. Quò vero ad foena, qua5 reperiuntur fa£ta de pratis Domini, difponimus, quod sequaliter inter eos dividantur juxta ftimationem faciendam per hominesàpartibuseligendos, & hocnifialiter inter Dominimi, & Con du ètorem effet con venturo; & quò ad dièta foena prfdidìum ftatutum locum habeattamin Affiètalino, quàm in Colono partiario, & durante nihilominùsipfa Locatone, vel colonia prxdiéta ftramina, & foena alicui alienari non pofiìnt fine confenfu Domini polTefirionum fub poena amifiìonis eorum.

In qual tempo li debbano licentiare liLav.oradori,ò Mafadori.

Cap. 88.

S Tatuimo, & ordiniamo, che alcuno nonpoffa, ò debba licenciare il Colono, ò Lavoradore dal Mafo, ò terra locatali fe non nel Mefe dì Giugno, ò di Luglio, & il fudetto Colono, ò Layoradore debba nondimeno havere li Frutti intieri di quell’Anno, dando al Patrone l’affitto di quell’Anno, ò la parte, e facendo come era folito di fare gl’anni antecedenti fecondo le conventioni tra il Locatore, & il Colono, ò Lavoradore; E che li fudetti Coloni, ò Lavoradori non pollino rimovere, ò disfare alcuna lìepe, ò ftropaglia fatta * e piantata dalli fteffi, mà debbano reftare al Patrone, fe li fteffi Coloni le haveranno ritrovate, mà fe non le haveranno ritrovate, fiano tenuti à rilafciarle al Patrone prezzo ragionevole come, che parerà à due huomini difcretti.

Delle Paglie, e Strami, che devono reftare alle Poffeflìoni.

Cap. 89.

S Tatuimo, & ordiniamo, ch’al fine della Iocatione, ò coltura; quando li Coloni, ò Lavoratori partiarij partono dalla Poffeffione, debbano reftar al Patrone tutte le Paglie, e tutti li Ledami fatti dalli Beftiami tanto del Lavoratore, come dei Patrone dalle Paglie, e da tutti li altri Strami. Circa poi alli Fieni, che fi ritrovano fatti dalli Prati del Patrone, difponiamo, che fi dividano egualmente fra loro fecondo la ftima da_»

farfi da huomini, che doveranno elegerfi dalle-# parti, quando altrimente non fi fofie convenuto trà il Patrone, & il Conduttore; E rifpettoalli fudetti Fieni il medefimo ftatuto habbia luogho tanto nell’Affittuale, quanto nel Colono partiario, e mentre dura la fletta Locatione, ò Colonia non poftano li fudetti Strami, e Fieni etter alienati ad alcuno fenza il confenfo del Patrone-# delle Poffefiìoni lòtto pena della perdita di quelli.

Quo la