Pagina:Statuto delle tre giurisdittioni di Telvana, Juano, e Castell'Alto.djvu/71

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effent coliserentes 3 ille prseferatur 3 qui àpiuribuspartibuscoh^rentiashaberet, fi antera asqualesin gradii, &coh^rentiiseirent? tunc ille Agnatusprxferatur, qurplures Campos haberet cohxrentes, fi vero pares efTent irL, gradii, & cohasrentiis, &camporumquantitate, tunc forte dirimatur, & ille pneferatur 5 cui forsdederit; fi autem nullusMafcuJus ex linea Agnatomni comparuifiet interinino, aut fcribi nonfecifiet, vel nonobfervaffet ut fupra, tunc admittantur Mulieres * venientesper lineam Agnatorum 3 & ipfis non exiftentibus, admittantur Vicini tàm Mafculi 3 quàmFceniinsecoh^rentesreiprsdifts, qui 3 feti quse in termino comparili ffent, & fe lcribifecifient, &pretium, & aliautfupra reverà depofuiffent ut didìurn eft; & inter ipfos Vicinos fervetur prerogativa in cohasrentiis, fen in quanti te camporum, autquòd forte dirimatur, fiditi in prerogativa inter Agnatos difhim eft? & hoc calli teneatur Emptorprimus, fi ve is, cui resdatain lolutum, velceflafuit, incontinenti remittere, & relaxare rem Uhm illi Agnato, vel Vicino, qui fecundùm formata hujus Statuti preferri debeat, & pretium fuum depofitum cum_rcliquis, ut fupra, recipere debeat. Si vero Inftrumentum venditionis, live dationisin foliituin, fiveceflionis nondum faótum eflet 9 compellaturalienans facere venditionem illi Agnato, vel Vicino, qui prxferri debeat ■> cumpromiffionibus, & capitulisdebitis, & confuetis, & pretium depofitum fibi detur y & de veritate pretii dcferatur juramentimu alienanti, & priori acquirenti, & fi ille prior acquirens dixeritcontra veritatem, fe acquilìviffe illam majori pretio, quàm re vera emit, vel in folutum accepit, vel ceffum habuit, acquirens puniatur in ammiffioneMedietatis pretii 3 & alienans, qui talem acquirentem induxerit, in ammiftlone medietatis pretii xftimatas rei vendita 3 ceffo, vel in folutum acceptx, &poffitetiam3 quatenus talis Medietas gravitati perjurii non adequata, fed nimisexiguaforet 3 poenaifta augeri prò arbitrio Judicis, quarum dimidia applicetur Fifco 3 altera vero fecundo emptori 3 & nihilominùsvenditio, five in folutum datio 5 five cefiio ipfa fit ipfo jure nulla, ita 3 quòd polli t qiiandocunque, nulla obftante notificatione fatta 3 & nullo obftante termini lapfu 3 quiIibetAgnatus3 fiveVicinus, fervata prerogativa, utpremiffiimeft, rem ipfam à quocunque revocare; poffk edam eam revocare 3 fires nanti, e fe fofiero eguali nel grado, e nelii Confini, e nella quantità de Campi, allhora^ la cofa fia terminata con la forte, e fi preferisca quello, à cui haverà toccata la fortume; Se poi non folle comparfo nel termine fudecto alcun Mafchio della linea delli Agnati, ò non haveffe fatto fcrivere, ne ofiervate le cofe dette di fopra, allhora fiano admeffe le Donne, che vengono dalla linea delli Agnati, e non^ efiendovene di quelle, fiano admelfi li Confinanti alla cofa predetta così Mafchij, cornea Fonine, li quali, ò le quali faranno comparii nel termine, e fi Laveranno fatti fcrivere, &:

Laveranno effettivamente depoficato il prezzo, éc altro come fopra s’è detto; E fra li medefimi confinanti fi ofiervi la prerogativa del collimare, ò della quantità de Campi, ò che fi £ecti la forte, come fi è detto nella prerogativa tra gli Agnati, & in tal cafo fia obligato il primo Compratore, overo quello, al quale •è fiata data la cofa in pagamento, ò ceduta, rimettere, e rilafciare la iteffa cofa à quell’Agnato, ò Vicino il quale debba elfer preferito iecondo la forma di quello Statuto, e debba_, detto Compratore ricevere il fuo prezzo depofitato con il rimanente come fopra. Se poi l’Inilrumemo di vendita, ò della datione in pagamento, ò ceffione non folle ancora fatto, fia coftretto, chi aliena far la vendita à quell’Agnato, ò Vicino, che debba efier preferito con le prom effe, e capitoli dovuti, e co nfueti, fe li dia il prezzo depolì tato, e fopra la verità del prezzo, fia dato il giuramento all’alienante, & al primo, che hà acquiftato, e fe il primo, che hà acquiftato dirà, contro la.;, verità, d* havcr acquiftato la cofa per prezzo Maggiore di quello, che veramente hà comprato, ò hà ricevuto in pagamento, ò hà havuto in cefiìone, fia punito nella perdita della meta del prezzo, e T alienante ch’haverà à ciò indoro il primo, ch’hà fatto l’acquifto, fia punito nella metà del prezzo della cofa venduta, ceduta, ò data in pagamento, fattane di quella la ftima, la qual pena, cafo che detta metà non foffe adequata, ò troppo leggiera rifpetto alla gravità del fpergiuro, polla efier accrefeiuta ad arbitrio del Giudice, e di quelle^ pene la metà fia applicata al Fifco, e l’altra metà al fecondo compratore, e nondimeno la_j vendita, ò la datione in pagamento, ò ceflione fia fenz’altro nulla in modo, che polla qualonque Agnato, o Confinante, non oftame che fia feguita la notitia predetta, e che ficL.* ficaduco il termine, ripetere la ftefia cofa da_, qualfivoglia perfona in qualonque tempo, offervando però le prerogative fopradette; polla pure ripeterla, fe la cofa folle pallata per più mani, dando lo ftello prezzo, che la cofa fù venduta, data io pagamento, ò ceduta. Il prefente Statuto però non habbia luogho contro il Patrone, ch’hà la raggione del diretto dominio