Pagina:Statuto delle tre giurisdittioni di Telvana, Juano, e Castell'Alto.djvu/77

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deveniant, fiFilii, aut Nepotis, aut Pronepotes decederent abfque liberis, falva legitima, livefìntjurisfui, five in poteftate Patris; poffittamen Mulier, quas tranlivit ad fecunda vota relinquere bona Tua, vel aliquid de bonis fuis Marito fuo, feu alteri perfonas, dummodò tantumdem relinquat cuique liberorum tam prioris, quàm pofterioris Matrimonij j & ut diceturfub rubrica proximè fe~ quenti de lucrando medietatem Dotis.

De lucrando medietatem Dotis, live Patrimonii, fi Uxor deceflerit fine Filiis.

Gap. ii 3.

S Tatuimus, &ordinamus; quodfialiqua Mulieralicuiviro Matrimonialiter copulata, & dotata deceflèrit fine Filiis, vel Filiabus communibus conftante Matrimonio tettata, vel fine Teftamento, Maritus luerari debeat dimidiam partem dotis date, vela-, quolibet alio dotem prò eadante; Similiter mafL P ablucretur medietatem bonoruin paraphernaipf* mu- 1 j um _ hoc Statutum vendicet etiam libi loliete ’ cuminptefentibus, & futuris, & inuxore indotata habente ampluin Patrimoniumquando nubit, vel poli Matrimonium quandocunque, & quomodocunque ad ipfanL.

Mulieremperveneritdidlum Patrimoniunx,,

  • .dato;{lve hxreditas non fuerit exprefsè in dotem r"m‘ 1 Pa P -’ datura, live data, ita quòd fimiliter luerari trimonia, debeat Maritus medietatem di£ti Patrimonii, Ìtas* re eumhoctamen onere, quòd Maritus teneatur facere expenfasfunerisdiftx Uxori; cafu vero, quòd Uxor prxdecederet etiam fuperftitibns Filiis ex priori Matrimonio, Maritus nonpofletluerari di&am dimidiam, fed folùm tantum, quòd xqualitas fervetur inter Filios prioris Matrimonii, vel priorum Matrimoniorum, & Maritum; 8c fimiliter Maritus lucretur fructus perexptos conftante-.

Matrimonio de prasdiétis Dote, & Patrimonio, acparaphernalibus, qux habuerit Mulier tempore Matrimonii, five etiam poft, & hoc procedat quò ad fru&us, live Maritus pradecedat Uxori, five Uxor Marito; Quo vero ad lucrum medietatis bonorum fervetur utfupra, etiamfi contradotem Uxori nou^ fecif6

  • liberi dalla poteftà paterna; come foggietti à quella; Polla però la Donna, che pafsò al fecondo Matrimonio, lafciare li Cuoi beni, ò parte di quelli al fuo Marito, ò ad altra perfona, purché lafcij altretanto à ciafcheduno de Figlioli così del primo, come del fecondo Matrimonio, e come fi dirà nella rubrica proffima feguente del guadagnare la metà della Dote.

Del guadagnare la metà della^ Dote, overo dei Patrimonio, fe la Moglie morirà lenza figlioli.

Cap. 113.

S Tatuimo, & ordiniamo, che fe alcuna donna maritata, e dotata morirà fenza Figlioli, ò Figliole communi durante il Matrimonio, con Teftamento, ò fenza Teftamento, debba il Marito guadagnare la metà della Dote data, ò prometta dalla fletta Donna, ò da qualonque altro; Similmente guadagni la metà de Beni Parafrenali. E quefto Statuto habbia luogho ancora nelli cali prefenti, e futuri, e nella Moglie non dotata, mà che hà un’ampio Patrimonio quando fi marita, ò che l’acquifta doppo il Matrimonio in qualonque modo, e tempo anche con heredità, fuppofto, che tal Patrimonio, ò heredità non fia fiata data, ò. dato efpreffamente in Dote; in modo, che parimente debba il Marito guadagnare la metà del fudetto Patrimonio, reftando però incaricato il Marito à dover far le fpefe del funerale alla-.

Moglie -, (In cafo poi, che la Moglie premoriffe al Marito, lafciando ancora Figlioli del primo Matrimonio, non poffa il Marito guadagnare la fudetta metà, mà fidamente tanto, che s’offervi l’ugualianza frà il Marito, e li Figlioli del primo Matrimonio, ò de primi Matriraonij, e fimilmente guadagni il Marito li frutti ricavati nel tempo del Matrimonio dalla fudetta Dote, e Patrimonio, e Parafernali, ch’haverà havuto la Moglie nel tempo del Matrimonio, ò doppo quello, e quello, che fi dice-»

delli frutti habbia luogo, e s’intenda tanto fe il Marito premoriffe alla Moglie, come fe la Moglie al Marito; Mà rifpetto al guadagnare la metà de Beni, s’offervi come fopra ancorché il Marito non haveffe fatta contradote alla Moglie: Il che tutto s’intende del Matrimonio confùmato per la copula carnale, come per visore del prefente Statuto doverà Tempre repu6 R tarfi