Pagina:Statuto di Trento con li suoi indici si nel civile come nel sindicale e criminale.djvu/28

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20 LIBRO De non darli, nè prelentarfi li Libelli in Giudicio, Gap. 33. S Tatuano, & Ordiniamo, che di tutte le coiitroverfie, ò lamentanze date per mezo di libello, da gl’huomini della Città di Trento, ò Dilhetto, per il Signor Podeftà, ò Giudice, ò altri Officiali nofiri, ò de’ noftri Succeifori, fi fàccia giuftitia, conforme alla difpofitione degli Statuti; quali mancando, s’~ olìervi il buono, ed approvato comune della Città di Trento; falvo però, che ninno fia obbligato prefentare libello, nè dimanda di debito, del quale v è publico inftromento; quale, fé farà prefentato, vaglia in luogo di libello; la cui copia, fi dia alla parte, à fpefe di chi produce; fe pure farà prodotto in luogo di dimanda; dichiarando anco il medenio del fcritto ò Chirografo di quello, che ha fcritto di propria mano; overo hà fatto fcrivere per altrui mano; e contra il quale fi produce fcritto tale ò Chirografo. Nè di, libre venticinque, ò di minor filmina: nè di pendoni, fitti, decime, parte de frutti fi produca libello, ò dimanda: nè parimente d’inftromenti di debiti tanto prefenti, quanto futuri, ne’ quali fi fia rinunciato alla dimanda del libello, ò ad altra dimanda; ma come tutti fono, ò faranno obbligati; cofi fiano giudicati: e fi faccia giuftitia alli creditori delli fuoi inftromenti, contra li debitori; conforme al tenore de’ fuoi iftromenti, ed anco contra li beni obbligati. Della luminaria cognitione da farli lòpra li beni elei Vdco vado, e della Communità di Trento • Gap. 3 4. S Tannino, e Determiniamo, che nelle caufe Epifcopali, e particolarmente della recuperatione de’beni attinenti al Vefcovado; e nelle caufe de beni, e ragioni delia Città di Trento, fi pofla procedere fummariamente fenza ftrepito, ò figura di giudizio: e per modo di denuncia, ed inquifitione. E fe auvenifte,che gli fteflì beni fuflero ricuperati nel Vefcovado di Trento, nella predetta maniera, l’ifteftò modo fi oflervi nel procedere per la evizione contra li datori delle pofleflìoni, & altri autori, e pofleflori de’ beni. Che’l Signor Podefià, ò Giudice lia obbligato dare un Auvocato, e Procuratore in caula Epilcopale, e della Communità di Trento. Gap. 35. P A rimente ordiniamo, che nelle predette caufe, ò fi agiti per mezo de Procuratori della Communità della Città di Trento; ò nò, il Giudice fia obbligato, ove fi tratta la cauta, dare à quello, contra’l quale fi procede, un Auvocato, e Procuratore buono; & idoneo, à fpefe del pofleflore,fe pure lo fteffo poffeftbre vorrà, per mezo de’ quali pofla moftrare le file ragioni, ed infegnare. E non dandoli l’Auvocato, e Procuratore, non fi pofla procedere più oltre nella cauta; e procedendoli, il procedo ipfofoclo, fia nullo, e di niflim valore. Che’l Giudice nelle caule di ciafcuno fia obbligato dare un Procuratore, e Auvocato. Gap. 36. S Tatuimo, & Ordiniamo, che’l Podeftà in qualunque cauta, anco non attinente al Vefcovo; mofsa, ò da moverfi per qualunque, e contra qualunque