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stoici non è una dottrina dello spirito, ma una dottrina del disprezzo del mondo, e dell’affermazione del proprio Io di fronte al mondo. E questa dottrina si esprime nella «Impassibilità e nella calma della vita», cioè nella pura virtù romana.

Nemmeno i Romani (Orazio, Cicerone, ecc.) non sorpassarono questa filosofia della, vita.

La prosperità epicurea (Edone) non è che il saper vivere degli stoici, ma più affinato, più artificioso. Gli epicurei insegnano semplicemente una diversa attitudine, un altro contegno verso il mondo: essi consigliano di usare l’astuzia, invece di affrontarlo apertamente: bisogna ingannare il mondo, perchè esso è il nostro nemico.

Il divorzio definitivo con il mondo fu consumato dagli Scettici. Ogni nostra relazione con esso è «senza valore, e senza verità». «Le sensazioni, e i pensieri che noi attingiamo dal mondo, non contengono nulla di vero» dice Timone. «Che cos’è la verità?», esclama Pilato. La dottrina dì Pirrone ci insegna che il mondo non è nè buono nè cattivo, ne brutto ne bello, ecc. ecc.; questi sono dei semplici predicati che noi gli vogliamo attribuire. «Una cosa non è nè buona nè cattiva in se stessa: è l’uomo che la giudica tale, o tale» (Timone). Di fronte al mondo non v’è altra attitudine possibile che l’Atarassia (l’indifferenza) e l’Afasia (il silenzio, o, in altri termini, l’isolamento interiore).

Nel mondo non esiste «nessuna verità da conoscere»; le cose si contraddicono; i nostri giudizi su di esse non ànno alcun criterio (una cosa è buona, o cattiva): mettiamo dunque da una parte la ricerca della «Verità»; che gli uomini rinuncino a trovare nel mondo alcun oggetto da conoscere, e che cessino d’inquietarsi per un mondo senza verità.

Così l’Antichità venne a capo del mondo delle cose, dell’ordine della natura, e dell’universo: ma quest’ordine non abbraccia solamente le leggi della natura; bensì ancora tutti i rapporti nei quali l’uomo è posto dalla natura — la famiglia, la cosa pubblica; insomma tutti quelli che si chiamano «legami naturali».

Col mondo dello Spirito incomincia il Cristianesimo,

L’uomo che si tiene ancora in armi contro il mondo è l’Antico, il Pagana (ed