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dracula | 165 |
Giornale di Jonathan Harker.
3-4 ottobre, mezzanotte.
Mina dorme, calma in apparenza. Quali possono essere i suoi sogni? Povera! cara! l’amo ancora di più per tutto ciò che ha sofferto. Ah! quando usciremo da questo incubo? Quando dormiremo tranquilli?
4 ottobre, mattina.
Mina mi ha svegliato sul finir della notte. L’alba grigia filtrava dalle fessure delle imposte. Ella mi disse con agitazione:
— Va a cercare il dottore Van Helsing. Voglio parlargli subito.
— Perchè?
— Ho un’idea che m’è venuta durante la notte. Bisogna ch’egli m’ipnotizzi prima dell’alba; forse avrò delle rivelazioni da farvi. Presto, amico mio, il tempo stringe!
Corsi nella stanza del professore. Dormiva e parve sorpreso di vedermi.
— Mia moglie vi reclama. Venite presto!
Mi seguì senza protestare. Mina gli espresse il suo desiderio. Allora, senza chiedere particolari inutili, egli fece i passi d’uso. Mina lo guardava fissamente. A poco a poco i suoi occhi si chiusero.
Il Professore fece ancora alcuni gesti e si fermò poichè aveva la fronte madida di sudore. Mina riaprì degli occhi imbambolati. Pareva non vedesse nè noi due nè gli altri tre entrati senza far rumore.