Pagina:Stoker - Dracula, Sonzogno, Milano, 1922.djvu/171

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dracula 171

temo che il Conte avendola ipnotizzata, sia in grado di conoscere i suoi pensieri e quindi ciò che meditiamo contro di lui. Ecco quello che dobbiamo impedire ad ogni costo. Il mezzo? Tenerla lontana dai nostri conciliaboli. È penoso ma saggio.

Si rattristò al pensiero del dispiacere che avrebbe dato alla giovine donna già messa a così dura prova.

Quella pena gli venne risparmiata. La signora Harker stessa preferì sottrarsi ai nostri colloqui.

Come il solito, Van Helsing prese la parola:

— La Czarina Caterina — disse — uscì ieri fuor dal Tamigi; le occorreranno tre settimane almeno per raggiungere Varna. Ora, questo percorso noi lo passiamo fare in tre giorni. Abbiamo davanti a noi due settimane di tregua e possiamo fin d’ora fissare la nostra partenza al 27. Così, lo precederemo a Varna e prepareremo il nostro piano d’azione.

— Io propongo — disse Quincy Morris ridendo — di portare, oltre le nostre armi spirituali, delle solide Winchester. Quel paese è, a quanto pare, infestato di lupi.

— Voi pensate a tutto — disse Van Helsing.

E aggiunse:

— Ma però, poichè nessuno ci trattiene qui, perchè non partiremmo tutt’e quattro per tastar terreno?

— Tutt’e quattro? — disse Harker sorpreso.

— Si capisce. Voi dovete stare con vostra moglie. Chi veglierebbe su di lei, se non siete voi?

— Parleremo di questo domattina, voglio prima consultare Mina.