Vai al contenuto

Pagina:Stoppani - Il Bel Paese, 1915.djvu/11

Da Wikisource.

SUGLI ACCENTI TÒNICI

come sussídio all’insegnamento della rètta pronuncia




Nòta pei Maèstri e le Maèstre di Lingua italiana.


Fuòri di qualche emendamento di sole paròle sono due soltanto le novità introdotte in questa quinta edizione, e fûrono entrambe suggerite dal fatto che questo libro è giá, e dalla speranza che continui ad èssere, adoperato nelle scuòle come libro di lettura. La prima è quella d’una tale riduzione di prezzo, da rènderlo accessibile anche alle ìnfime classi, cosí che anche per le scuòle rurali non si pòssa trovare facilmente altro libro che, a parità di mòle e bellezza d’edizione, si venda per sí pòca moneta.

La seconda novità consiste nell’introduzione degli accènti tònici sulle paròle, secondo il sistèma già proposto e adottato dai migliori maèstri, allo scopo di facilitare e universalizzare la rètta pronúnzia della lingua italiana.

L’uso di questi accènti non è più dunque nemmeno una novità per sé stesso; sicché egli potrèbb’èssere per questa vòlta dispensato dal subire la sòrte inevitàbile di tutte le novità, per quanto buòne, ragionévoli ed útili; quella d’essere accòlte con indifferènza dal pùbblico, per natura tradizionalistico, e, se occorre, anche d’esser combattute da quei medésimi che dovrèbbero èssere i piú interessati a favorirle. Qualche riflessione in propòsito non tornerá tuttavia inopportuna.