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«Ebbene, è un fenomeno di fosforescenza, che si ottiene colla semplice percussione di un corpo, cioè coll’imprimergli un moto violento. Quei sassi bianchi, non sono che pezzi di quarzo, ossia di candida selce.... Capirete ora che non vi ha nulla di strano in ciò che un animale possa diventare fosforescente, per un semplice moto istintivo, eccitato da una causa qualsiasi. Ed è appunto così che molti animali marini divengono luminosi, ed è così che il mare, ove sia popolato da un gran numero di tali animali, diviene fosforescente. State infatti a sentire.

9. » Quel brav’uomo di Quatrefage si divertì le cento volte ad attingere acqua marina, dov’era più luminosa; che vi scoprì? Indovinate un po’!... Un gran numero di animaletti appena visibili, così piccini piccini che cinque messi per il lungo, l’uno dopo l’altro, misuravano appena un millimetro. Una goccia d’acqua poteva albergarne una brigata assai numerosa. E quegli spiritelli, veri folletti, gettavano vampe di fuoco.... è troppo?... Ebbene, scintille, le quali però, osservate col microscopio, si risolvevano in un gran numero di scintille piccolissime».

«E ce n’eran molte di quelle bestioline?» domandò Marietta.

«Imáginati.... ogni goccia d’acqua era un popolo, una nazione. Si trovò che l’acqua resa fosforescente dalle nottiluche, era per un settimo, per un terzo, e fin talvolta per una metà, composta di quegli animaletti».

«Dunque l’acqua del mare è tutta così popolata?» chiese Giovannino.

«No, no.... non ho detto questo. L’acqua del mare non sarebbe allora più acqua, ma un formicolìo, una melma animata, che non tarderebbe guari a cambiarsi in putridume. L’acqua fosforescente, così gremita d’animaletti, era attinta alla superficie, e soltanto alla superficie essa diviene fosforescente. Infine le osservazioni sulla fosforescenza marina, mostrano che le nottiluche e tutte probabilmente le falangi1 degli animali fosforescenti vengono a galla quando il mare è in calma; sicchè la sua superficie diviene come una gran piazza, come un gran ritrovo, ove si danno la posta tutte le generazioni disseminate in seno al mare, e forse disperse, durante la tempesta, nelle maggiori profondità».

  1. Falange, — voce greca, propriamente significava un corpo militare, che variava di numero secondo che chiamavasi — falange elementare, — o — piccola falange, — o grande falange. — Adesso equivale a numero grande di uomini, od anche di animali. Chiamansi pure — falangi — le ossa, di cui sono composte le dita.