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sorgenti di petrolio 211

feriva tra le altre cose che esso gode della singolare proprietà di attrarre il fuoco; che un corpo qualunque, intriso di questa materia, s’infiamma: che non si può spegnere coll’acqua, salvo non sia moltissima. — Dicesi, — continua Strabone, — che Alessandro, per farne sperienza, comandò che si ungesse di nafta un fanciullo in un bagnatojo: poi volle che gli si accostasse un lume: e il fanciullo s’accese, e fu vicino a perire: se non che i circostanti versaronci acqua in tanta copia, che prevalse alla forza del fuoco, e lo salvò1».

«Oh che orrore!... che barbarie!... come era cattivo quell’Alessandro!...». E tutto l’arsenale delle esclamazioni di raccapriccio, fu in breve vuotato dal commosso uditorio, senza che nessuno credesse d’aver trovato una espressione da pareggiare il sentimento di ribrezzo e di sdegno che provava in quell’istante.

«Basta.... ringraziate Dio, ripeto, che le barbarie che allora si potevano commettere, non possano oggi nemmeno udirsi raccontare.

4. » Tornando alla nostra lucilina, voi vedete che, salvo la novità della depurazione, e il modo più perfetto di usarne, è cosa che ha, come dicesi, tanto di barba».

«E poi», entrò a dire Marietta, «non è nemmen vero che venga dall’America, come credeva la mamma».

«È vero sì, in quanto che il petrolio, ridotto allo stato di lucilina, ci viene ora, quasi esclusivamente, dagli Stati Uniti. Del resto però, come prodotto naturale, n’è pieno il mondo. In Cina, per esempio, secondo quello che ci riferisce il missionario Imbert, furono scavati migliaja e migliaja di pozzi, per l’estrazione dei bitumi, i quali vi s’incontrano a profondità enormi. Alcuni di questi pozzi, spinti fino alla profondità di 975 metri, si convertirono quasi in vulcani artificiali, sgorgandone poderose correnti di quel gas, che noi adoperiamo per l’illuminazione».

«Allora», riflettè Giannina, «i Cinesi potrebbero giovarsene, risparmiandosi la spesa di procurarsi il gas artificiale».

«Sta tranquilla, carina, che quel popolo, eminentemente riflessivo e calcolatore, ha già da troppo tempo prevenuto il tuo consiglio. Il gas infiammabile, che si raccoglie dai pozzi, o che sgorga spontaneamente dal suolo, mediante dei tubi di bambù, come da noi per mezzo di tubi di ferro e di piombo, si guida ove meglio piace, o per illuminare il paese, o per produrre l’eva-

  1. Strabone volgarizzato da F. Ambrosoli. Milano, 1835, lib. XVI, pag. 120.