Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
le salse di nirano | 269 |
si diparte da Modena verso sud-ovest, e attraversato l’Apennino, discende in Toscana. Noi non la seguimmo però che fino a Maranello, deviando quindi a destra verso Spezzano, un paesello sulla sponda destra del torrente dello stesso nome. Qui ordinato al vetturale che girasse la base delle colline da tramontana, e andasse ad aspettarci a Sassuolo, pigliammo una guida che sapesse la via più breve per condurvici a piedi, visitando successivamente i siti più importanti pel nostro scopo. Attraversato il torrente Spezzano, e giunti sulla sinistra, al piede di un’alta catena di colline che fiancheggiano il torrente, la guida ci cacciò entro un borro, una specie di solco angusto e profondo, o di canalaccio, riempito di fango raggrumato, secco, puzzolente, salato. Io mi apposi subito che quel condotto fosse il tronco inferiore di un vero torrente di fango, che nella mia visita precedente a quei dintorni avevo visto uscire dalle salse di Nirano».
«Hai già ripetuto due o tre volte codesto nome di salse», interruppe Giannina; «si potrebbe sapere di che intendi parlare?».
«Le salse e i vulcani di fango, sono sinonimi....1 cioè sinonimi propriamente no; ma indicano lo stesso fenomeno in due fasi diverse. La intenderete meglio dal racconto del fatto, perchè stiamo per affacciarci forse alle più belle fra le salse d’Italia, e quelle di Nirano. Rimontando quel canale fangoso, che si screpolava ad occhio veggente, sotto un sole che andava crescendo, con un’arsura, un’arsura che ci metteva sopra pensieri per il resto della giornata; ci trovammo ben presto condotti ove quel canalaccio si perdeva in un vasto spazio, d’aspetto tutt’altro che confortevole. Era la gran salsa di Nirano. Imaginatevi una specie di gran circo o d’anfiteatro, come sarebbe l’Arena di Milano ma assai più vasto, costituito da una landa deserta, chiusa da un ampio recinto, che la cinge quasi d’una muraglia di cenere. Ho citato per paragone l’Arena di Milano; ma se aveste veduto il Vesuvio, nei periodi di calma, o meglio la solfatara di Pozzuoli2, vi avrei detto che la salsa di Nirano è lo stesso
- ↑ Si dicono sinonimi due vocaboli che abbiano suono diverso e significato affine, come testa o capo. Si dicono omonimi due vocaboli che abbiano suono uguale e significato diverso, come viola fiore, e viola strumento da suono.
- ↑ Pozzuoli (l’antica Putèoli) è città sulla baja o golfo dello stesso nome a ponente di Napoli. A mezza via tra Napoli e Pozzuoli, in linea retta, si trova la solfatara, uno de’ vulcani spenti, appartenenti al gran gruppo de’ Campi Flegrei. Ebbe una grande eruzione nel 1198, e ne uscì una enorme corrente di lava. Adesso il suo cratere è coperto di vegetazione. In un canto però havvi una piccola caverna da cui si sprigionano densi vapori acquei, ad alta temperatura, ricchi di molti sali. Scavando a breve profondità si sente che il suolo scotta, quasi fosse la volta di una fornace ardente.