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caprile e i suoi ospiti |
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di San Marco, ci ricorda i fasti di quella terra così umile e così
gloriosa. Quel leone è un dono della Serenissima Repubblica, che
il Cantone di Caprile seppe più volte difendere valorosamente dai
limitrofi Austriaci. I Caprilesi se ne vantano a ragione, e conservano
gelosamente due bandiere, ove spicca il leone alato in
campo azzurro. Quelle due bandiere erano esposte nella sala, ove
una buona colazione, o piuttosto un buon pranzo, attendeva gli
alpinisti, che vi so dir io se dovessero far buon viso alla mensa,
digiuni o quasi digiuni, a mezzogiorno, e forse più in là. C’è un
Monte Civita visto da Caprile.
vecchio proverbio che dice: — tutti i salmi finiscono in gloria. —
Si potrebbe anche sostituirgli questo, che tutte le feste, profane
o sacre, civili e religiose, letterarie o scientifiche, vanno a finire
in un pranzo. Oh bella! sta a vedere che ci si trova a ridire
sopra una costumanza, che è propria di tutti i tempi, di tutti i
luoghi, di tutte le nazioni. Gli è, lo sapete, per la ragione che
Dio non ci ha fatti puri spiriti e che lo spirito stesso trae, da
un conveniente vigore del corpo, lena a pensare, a volere, a fare
quanto si può pensare, si può volere, si può fare di bene.