nome di Giano non è esclusivo al Lazio e all’Italia ma d’origine libica; la ricciatura dei capelli e della barba di lui apparente nelle più antiche monete è simile a quella de’ Berberi dell’Affrica atlantica; parecchie deità raffigurate sui vasi degli Etruschi più antichi han l’apertura auricolare posta al livello della linea mediana dell’occhio, coincidente con quella che fu osservata nelle mummie de’ paesi confinanti coll’Etiopia; i nomi de’ monumenti religiosi dei Tuschi, cioè degl’Itali, si riscontrano ancora nella così detta Libia ossia Mauritania; i sepolcri toscani più antichi non differiscon da quelli della Cirenaica e dell’Egitto sulle scogliere di là dal Nilo; Vetulonia stessa città principale de’ Tuschi è di origine libica; le monete che le appartengono hanno Giano bifronte nel diritto e nel rovescio la nave che indica l’approdare alle spiagge italiane di genti straniere: più in breve, gli stessi Numi predominanti, la stessa mitologia, lo stesso sacerdozio, gli stessi riti, lo stesso arcano, che a un dipresso troviamo nella Caldea, nella Fenicia, nell’Egitto, e nella Libia autorizzano il Romagnosi a dedurne la derivazione straniera della religione civilizzante dell’Italia, attesochè gli