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110 CAPO VII.

sere da dodici città collegate dello stesso sangue1. Una delle più principali fra queste era sicuramente Adria prossima alla Venezia, già sì potentissima in quel mare, che ne prese il nome l’Adriatico2. Città di tanto antica, che i boriosi Greci la volean del loro seme fondata da Diomede3. E benchè fabbricata in fondo d’un piccolo golfo presso al ramo inferiore dell’Adige, si trova al presente, per continuo accrescimento della spiaggia, distante dal lido attuale venticinque mila metri4. Nè vie meno famosa d’Adria, per terrestre potenza era Mantova5, che posta in mezzo d’un lago che forma il fiume Mincio, teneasi ancora al tempo di Plinio per un durevole monumento dell’imperio etrusco di là dell’Appennino6. Felsina oggidì Bologna, si trova illustrata col titolo di città capitale7: cioè a dire,

  1. Liv. v. 33.; Polyb. ii. 17.; Strabo v. p. 152.; Diodor. xiv. 113.; Plutarch. Camill.
  2. Hecath. ap. Steph. v. Ἀτρὶα.; Theopomp. ap. Strab. vii. 219. et Strabo v. p. 143. Scylax, Peripl. p. 12. Liv. v. 33.; Plin. iii. 16.
  3. Steph. Byz. l. c.; Justin. xx. 1.
  4. De Peony, nota al disc. prelim. di Cuvier: Recher. sur les ossem. fossiles. T. i. § 216. p. 73.
  5.  

    Mantua dives avis: sed non genus omnibus unum;
    Gens illi triplex, populi sub gente quaterni:
    Ipsa caput populis; Tusco de sanguine vires.

    Virg. x. 201.
  6. Mantua Thuscorum trans Padum sola reliquia. Plin. iii. 19.
  7. Bononia, Felsina vocitata, quam princeps Etruriæ esset. Plin. iii. 15. Il suo omonimo si rinviene in Velsinii