Pagina:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. I.djvu/359

Da Wikisource.

CAPO XV. 299

molto, copioso di buone pasture, d’aere freddo e gelato, ma tuttavia popolatissimo1. Or di quivi uscirono i Bruzzi già numerosi e gagliardi. Strabone li chiama pastori2: ed i Lucani stessi posero loro questo nome di Bruzzi, che sonava nell’idioma quanto disertori o ribelli3: non però schiavi. E quantunque in realtà sì fatto appellativo fosse una nota di spregio, pure i baldanzosi ribelli l’accettarono per proprio cognome, e così divenne durabilmente quello della nazione4. Non altrimenti il nome degli Svizzeri, udito la prima volta nella più antica guerra mossa dai confederati contro Zurigo, si vuol che fosse dato a vilipendio dei guerreggianti, o de’ principali di Svitto, benchè poscia quel nome restasse comune a tutti i membri della lega. Secondò al pari fortuna l’impresa dei pastori Bruzzi, e quindi sortì loro di conseguire libertà, indipendenza, e proprio stato politico: in guisa che la Lucania antica d’allora innanzi si trovò civilmente e geograficamente divisa in due separate nazioni, Lucani e Bruzzi, laddove prima ne formavano una sola. Ma i Bruzzi non furono da per se nulla meno nimici a’ Greci de’ Lucani stessi: anzi,

  1. Brocchi, Osserv. naturali fatte sulla montagna della Sila ec.
  2. vi. p. 176.
  3. Fuggiaschi (δραπέται), e secondo Strabone ribelli (ἀποστάται). Diodor. xvi. 15.; Strabo l. c.
  4. Brutales dice Ennio ap. Festo v. Bilingues. I romanzieri greci davano loro per fondatore un tal Brezio, figliuolo d’Ercole: allegoria manifesta della forza. Steph. v. Βρέττος.; Eusthat. ad Perieg. 362.