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CAPO I. 19

simamente i Greci, ritrovarono di già congregati in tribù o nazioni allora che passarono in questa nostra terra, e che pur sempre vi riconobbero di sangue dal loro diverso, con la sprezzante nota di barbari. Nell’opinione istessa degli antichi dicevansi gli Aborigeni nati in Italia1, dacchè per l’ignoranza dell’origine tutti credevano essere di quella terra che abitavano2. Nè solamente i prischi Latini, ma le nostre nazioni più copiose e grandi si pregiavano a un modo di porre le antichissime famiglie degli Aborigeni di fronte ai loro annali, e di riconoscere anzi da quelle i principj stessi della civile unione 3. Di tal forma gli Umbri, i Volsci, i Sabini, e generalmente i popoli di stirpe osca, appariscono tutti ugualmente Aborigeni nella prima loro epoca sociale. E ciò è sì vero, che come tosto incomincia a farsi più chiara l’istoria spariscono dovunque gli Aborigeni dell’età prima, per dar luogo a comunità di popoli più certi, aventi proprio essere e qualificato nome. Quindi può ammettersi

  1. Dionys. i. 10.
  2. Saufeius ap. Serv.. I. 10. Quoniam ab illis se ortos esse recognoscebant. ; Serv. VIII. 314, 328. Indigene sunt inde geniti.; Solin. 15, Sunt genuini terræ; Festus v. Natio. - Altri popoli com’è noto, e massimamente Arcadi, Ateniesi e Tessali, si vantavano al pari del titolo di Autoctoni: era natural cosa che una medesima ignoranza inducesse tutti nella stessa presunzione.
  3. Primo Italiam tenuisse quosdam, qui appellabantur Aborigenes. Cato. ap Serv. i. 6; Italiæ cultores primi Aborigines fuere. Iustin. xliii. I.