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102 CAPO XVIII.

divino, proprio della universal mitologia orientale, si rappresenta intero nel panteismo degli Etruschi, nè lascia in dubbio l’origin sua. Prima emanazione del Demiurgo; il massimo fra gli dei maggiori; il sovrano signore della regione superiore ed inferiore, era Tina1, o Giove, dotato de’ più nobili e più possenti attributi del suo principio. Dodici grandi iddii, per metà maschi e femmine, componevano insieme l’alta gerarchia celeste, associali con Giove nel governo dell’universo quasi come suoi ministri: venian dessi chiamati con generico vocabolo Consenti e Complici; come a dire consapevoli e consenzienti: perciocchè il loro nome proprio di senso più arcano e misterioso era ignoto2. La natura divina ed immortale, essenzialmente divisa in due sessi, come ogni altra natura creata, mostra con evidenza che il dualismo era il sommo principio della mitologia3. Così pure i Babilonesi avevano un certo numero di divinità superiori, che chiamavano iddii consiglieri4: l’Egitto e la Fenicia i suoi Cabiri: e, come di sotto

  1. Tina: così nelle iscrizioni delle patere.
  2. Hos Consentes et Complices Etrusci aiunt, et nominant, quod una oriantur, et occidant una; sex mares, et totidem foeminas nominibus ignotis, et miserationis parcissimae: sed eos summi Jovis consiliarios, ac principes existimari. Varro ap. Arnob. iii. p. 123.
  3. Immortalem illam, praestantissimam naturam divinam esse per sexus, et esse partem unam mares, partem esse alteram foeminas. Arnob. iii. p. 103., vii. p. 240.
  4. Βουλαίους Θεοὺς. Diodor.