per sostegno del Campidoglio. Volte arcuate con tre ordini di pietre s’osservano tanto nella cloaca massima, che in diverse fabbriche più notabili dell’Etruria centrale ad uso di sepolcri[1]. Nella bella porta di Volterra ornata di tre teste colossali incastrate di prospetto, si hanno archi perfetti circolari di pietre ben tagliate[2]; e quanto ella serba ancora dell’antica fabbricazione etrusca ne mostra evidentemente, che nell’architettura pubblica i maestri dell’arte sapevano accordare molto a proposito i convenienti termini della solidità, del semplice e del grande, principali bellezze. Nessun vestigio abbiamo dei tempj d’ordine proprio toscano, il più sodo e semplice di tutti. Per ciò che dice Vitruvio[3] delle distribuzioni e proporzioni generali di siffatti tempj, dessi erano di forma quadrilunga non molto grandi, con tre celle, una maggiore nel mezzo e due laterali: nello spazio dell’antitempio avanti le celle stavano con ordinata simmetria distribuite le colonne, e sopra la fabbrica del fregio posava il tamburo co’ suoi frontespizj, i quali solevano ornarsi di sculture di creta o di bronzo indorato[4]: mirabili, dice Plinio, per intaglio ed arte[5]. Tal era il
- ↑ Il più grande con etrusca iscrizione trovasi presso Perugia. Vedi Mus. Etr. T. iii. tav. 5. ed i nostri monumenti tav. lxxi. 3.
- ↑ Vedi tav. vii. viii.
- ↑ iv. 7 Vedi Klenze, Saggio di ricostruzione del tempio toscano: nelle Memorie dell’accad. di Monaco T. viii. parte filolog.
- ↑ Ornantque signis fictilibus aut aereis inauratis earumque fastigia Tuscanico more. Vitr. iii. 2.
- ↑ Fastigia quidem templorum etiam in Urbe crebra, et Muni-