Pagina:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. II.djvu/30

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24 CAPO XIX.

trade più feconde della Grecia andaron soggette in pari circostanze a perpetue mutazioni di abitatori1: essendo vero, che le medesime cause han generato sempre e in ogni luogo i medesimi effetti. Vanamente però vorremmo rintracciare l’origine degli Euganei. I Greci stessi, dai quali siamo pur sempre in necessità dedur la storia primitiva, non la conobbero: per modo che essi stessi, non sapendo sostituire di meglio, usarono cotesto soprannome d’Euganei, come la voce suona, qual sinonimo di valenti o gloriosi: nè dobbiamo maravigliarci tampoco, che un re chiamato Eneto fosse reputato dai novellatori meno antichi autore della nazione2. Convien dichiarare francamente, che di tutte le contrade dell’Italia, quella che i Greci conobbero il meno fu sicuramente la regione superiore, che vedevano in oscura lontananza. E tutto ciò, che scrissero di quella, o manifesta la loro ignoranza del paese e degli uomini, o soltanto la poetica vena dell’usato ingegno.

La pianura posta fra l’Alpi e il mare è un ampio terreno d’alluvione, il quale fu prima una grandissima palude, o un profondo stagno ingombro dal sedimento di tutti i fiumi, che irrigano quanta è l’Italia superiore intra gli Appennini e l’Alpi, ed hanno quivi un centro per metter foce in mare. Che gli Euganei abitassero prima d’ogni altro per questi luo-

  1. Thucyd. i. 2.
  2. Serv. i. 24.