Pagina:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. III.djvu/16

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Nella porzione delle mura contrassegnate a buono si trovano salde ancora le grandi pietre del primo recinto: la parte superiore inverso la fortezza è tutta opera posteriore del secolo xiii, e chiamasi il muro dei Senesi, perchè rifatto dalla repubblica di Siena, alleata dei Cortonesi, dopo che fu distrutto dagli Aretini. Le porte della città è credibile assai che sieno collocate tutt’ora nell’antico sito. Vedesi di più una porta antica e due aperture num. 5, oggidì sfigurata, che serve ad uso di fogna. Vedi Tom. i. p. 141.


TAV. VII.


Porta di Volterra, detta all’Arco, dalla parte della campagna. In questa tavola e nella seguente si vede delineata soltanto la fabbricazione antica, spogliala di quanto v’ha di moderno. Di vera costruzione etrusca sono visibilmente i grandi macigni quadrilunghi sovrapposti ne’ lati interni ed esterni, e nei pilastri sostenenti l’arco: tre teste colossali parimente etrusche, benché sformate per lunga età, sporgono in fuori delle impostature e del mezzo dell’arco, commesso di coni tirati a un centro: nell’interno si vede d’ambo i lati l’incastro donde passava la saracinesca, come nelle porte di Cossa1.

I restauri che furono fatti a questa bella porta in diversi tempi non han cangiato la sua forma antica:

  1. Uguali tracce delle saracinesche hanno le porte di Pompeja.