Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
43
ugualraenle velala, si ripresenta sovente in altri simulacri etruschi d’etk e di artificio diversi.
2. Una dea nell’ azione medesima della precedente,
vestita della sola tunica a maniche corte, strette con
fermagli: ha in rapo il tutulo, calzari in pie, e con
la destra mano regge, a quel che pare j un pomo.
— Museo Venuti.
3. Figura femminile o dea con petto e braccia nude^ e con vestimento sciolto^ che le ricopre la parte inferiore del corpo. Ha capellatura diligentemente raccolta i pendenti agli orecchi, collana al collo j in pie stivaletti molto gentili: nella mano sinistra tiene un Core estivo appena sbocciato. — Già nel museo Corazzi di Cortona; oggidì nel museo d’ antichità di Leida.
Non dubbiamente si vede quivi effigiata Venere, quale si concepiva nella mitologia etrusca. A lei stava il presedere a’ germi delle piante, e di quanto nasce in natura: ben dunque le compete quel fiore di beltà e di giovanezza: simbolo consueto della dea.
I. Statuetta che nella sua grande semplicità mostra r altitudine, il vestiario, e le forme spesso ripetute nelle immagini femminili più antiche.. — Museo Bacci in Arezzo.
4. Idolo di uno de’ maggiori dei etruschi, giovane e imberbe, armato della sua folgore nella destra. Vedi tav. xxx. 3. — Museo pubblico di Cortona.
5. Statuetta nuda virile di maniera vetusta, col capo coperto di un galericulo fregialo all’intorno. — Galleria di Firenze.