Pagina:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. III.djvu/72

Da Wikisource.

6o

presso a poco uguali. Tengo opinione che fossero le facce laterali di quelle cassettine (pyjcis), che ponevansi nelle tombe a lato del morto, per chiudere e custodire piccole suppellettili di donativo, o d’ attenenza dell’estinto: molte di queste cassettine in legno 6gurate e dipinte, che servivano al medesimo uso^ si trovano nelle tombe egizie frequentemente.

TAV. XLII.

I. Lupa esistente nel Campidoglio: alla palmi tre once cinque romani, lunga cinque palmi on. 6.

E questo il pili singolare e il pliì raro monumento in bronzo dell’ arte vetusta: opera che sente molto del migliore stile toscanico, se non più tosto di mano d’ etrusco artefice. Molto verisimilmente è la statua che gli Ogulnj, edili curuli, fecero fare nel 458, e dedicarono in un’ area sacra presso il Lupercale, dove la vide Dionisio; che la qualifica di antichissimo lavoro ^9. Abbiamo in quella un esemplare sincero dello stile toscanico^ quale correva circa la metà del quinto secolo. Bella è la simmetria, corretto il disegno, naturalissima l’espressione di fiera ammansita lattante i due gemelli, ma soprattutto ammirabile per intelligenza di forma, e per la maestria con cui è trattato il bronzo in tutte le sue parti.

Mostra la gamba, distinta nella presente tavola,

39 Vedi Tom. 11. p. 235. u. 5o.