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Modena II — Modica.

Legislatura DATA
delle
elezioni
ELETTORI CANDIDATI MOTIVI
della vacanza
del Collegio
iscritti votanti ELETTI Voti NON ELETTI Voti

Segue Collegio di Modena II.

Collegio uninominale
XII 8 nov. 1874
15 " "
569 1ª vot. 329
Ball. 412
Malatesta G. B. avv. 143
237
Ronchetti Tito, avv.

Menotti Massimiliano, col. (1ª votaz.)
115
172
63
XIII 5 nov. 1876 612 458 Ronchetti Tito, avv. 221 Malatesta G. B., avv. 216 Nom. a segr. gen.1
5 marzo 1877 607 483 Ronchetti Tito, avv., segret. gen. Min. lav. pubbl. 285 Malatesta G. B., avv. 190 Nom. a segr. gen.2
22 aprile 1878 712 398 Ronchetti Tito, avv., segret. gen. Min. interno 389 Ferreri Vincenzo 1 Nom. a segr. gen.3
7 sett. 1879 737 370 Ronchetti Tito, avv., segret. gen. Min. grazia e giust. 368 "
XIV 16 maggio 1880 797 562 Ronchetti Tito, avv., segret. gen. Min. grazia e giust. 407 Salimbeni c.te Leonardo 136 Morte4
16 aprile 1882 825 501 Triani Giuseppe, avv. 415 Malmusi Benedetto, ex-capit. 80
Scrutinio di lista
XV, XVI e XVII Compreso nel Collegio di Modena
Collegio uninominale
VIII 27 genn. 1861 667 476 Giardina Francesco 447 Fronte Innocenzo 17 Dimissioni5
11 genn. 1863 528 299 Mario Alberto 189 Papa bar. Carlo, dott. 97 Dimissioni6
12 aprile " 556 447 Papa bar. Carlo, dott. 257 Corte Clemente 182
IX 22 ott. 1865
29 " "
808 1ª vot. 423
Ball. 551
Papa bar. Carlo, dott. 187
277
Trasselli Carlo 183
270
X 10 marzo 1867
17 " "
818 1ª vot. 420
Ball. 386
Papa bar. Carlo, dott. 225
362
Mazzini Giuseppe 144
11
Dimissioni7
  1. Cessò per nomina a segretario generale del Ministero dei lavori pubblici il 31 dicembre 1878.
  2. Dimissionario da tale carica il l4 novembre 1877. — Cessò dall'ufficio di deputato per nomina a segretario generale del Ministero dell'interno il 27 marzo 1875.
  3. Dimissionario da tale carica il 19 dicembre 1878. — Cessò dall'ufficio di deputato il 5 agosto 1879 per nomina a segretario generale del Ministero di grazia e giustizia.
  4. Morto il 15 marzo 1882.
  5. Dimissionario l'11 dicembre 1862.
  6. Dimissionario l'11 marzo 1863. — Nella tornata dell'11 marzo il presidente della Camera (Tecchio) annunziava che il deputato Mario aveva scritto che essendo egli di fede repubblicana non accettava la deputazione. L'Ufficio di Presidenza, visto che la lettera del signor Mario conteneva principi ed espressioni contrarie alle istituzioni, era d'avviso di non darne lettura alla Camera, e proponeva di dichiarare vacante il collegio di Modica. Approvata tale proposta, il deputato Curzio chiese lettura della lettera di dimissione. A tale richiesta il presidente rispose che la lettera del signor Mario era depositata in Segreteria a disposizione dei deputati che volessero prenderne visione.
  7. Dimissionario il 14 marzo 1870