Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 1.djvu/160

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libro iii. capo xviii. 145

sta sulla riva del Po, in cui erasi ritirato Droctulfo duca dei Langobardi, che s’avea gettato dalla parte dell’imperatore, ed associatesi alcune falangi di Langobardi opponeva una forte resistenza all’esercito. Costui oriundo dalla nazione degli Suavi, ossia Alemanni, era stato allevato fra i Langobardi; e come era di bella presenza1 meritò l’onore del ducato. Ma poichè gli nacque l’occasione di vendicarsi della sua prigionia, insorse subito contro l’armi dei Langobardi. Ed essi contro lui sostennero penose guerre, finchè superatolo coi soldati de’ quali era in ajuto2, lo sforzarono a ritirarsi a Ravenna. Onde presa Bressillo la distrussero eguagliandone le mura al suolo. Dopo di che il re Autari fece la pace, che durò tre anni, con Smaragdo Patrizio, il quale allora governava Ravenna.

  1. Idoneus forma. La bellezza della statura fu sempre riputata presso le nazioni non civili un titolo di dominio.
  2. Quos juvabat.