Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 1.djvu/180

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libro iii. capo xxx. 165

aggiungendo queste parole: Tale ferita1 Autari suol fare. Ciò detto, conobbero i

Baioari, i quali lo accompagnavano2, che quegli era lo stesso re Autari. Ma al quanto tempo dopo, essendo nata al re Garibaldo una grande agitazione per la sopravvenienza de’ Franchi, la figliuola di lui Teodolinda, preso seco un suo fratello di nome Gondoaldo, fuggi nell’Italia, facendo preceder nunzj allo sposo Autari della sua venuta. Cui egli subitamente andò incontro con grande pompa per celebrar le nozze nel campo di Sardi3, il quale trovasi sopra Verona, dove fra le universali allegrezze alle Idi di Maggio4 la fece sua moglie.[A. D. 589.] Ivi era, fra gli altri duchi de’ Langobardi, Agilulfo duca della città de’ Torinesi. Quando improvvisamente conturba-

  1. Il nostro testo feritam: altri ictum seu feritam: ed altri ancora feritatem. Per ferita nelle leggi Longobarde Tit. III. 5. e Tit. X. 3. s’intende pluga, ossia ictus. Ognuno sa che questa voce in tutta la sua integrità passò alla lingua italiana.
  2. Il nostro testo eum comitabantur: altri cum eo erunt et comitabantur.
  3. Il campo di Sardi (campus Sardis) nella carta del Beretti è posto alla metà circa di distanza fra Verona e Trento.
  4. Cioè il giorno 15.