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dei Gungicori, primo re de’ Longobardi: tiene il regno trenta tre anni l. 1. c. 24. p. 26 — Resta ucciso dai Bulgari, e l’unica sua figlia fatta schiava ivi. c. 16. p. 30.

Agilulfo duca di Torino l. 3. cap. 30. p. 165. — Vien da Teodelinda innalzalo a re de’ Longobardi ivi. c. 35. p. 177. — Uccide il duca Minulfo lib. 4. c. 3. p. 184. — Fa la pace cogli Avari ivi. c. 4. p. 186; — E col re Teoderico ivi. c. 14. p. 197. — La figlia di lui è fatta schiava da Gallicino ivi. c. 21. pag. 205. — Rimessa in libertà muore di parto ivi. c. 29. p. 216. — Manda artefici di navi a Cacano ivi. c. 21. p. 206. Ved. ann. (1). — Fa pace con Smaragdo patrizio e co’ Romani ivi. c. 37. p. 221 — Sua morte ivi. c. 43. p. 245.

Agnello vescovo di Trento lib. 3. c. 26. p. 158. ed ivi. c. 31. p. 170. — Viene mandato da Agilulfo in Francia a riscattare i prigioni l. 4. c. 1. p. 183.

Agnello vescovo di Ancilio (ora Asolo) l. 3. c. 26. p. 158. ann. (2).

Agone duca del Friuli l. 4. c. 52. p. 260.

Agostino monaco mandato a convertire l’Inghilterra l. 3. c. 25. p. 155.

Agunto castello l. 2. c. 13. ann. (1); e lib. 4. c. 41. p. 241. ann. (1).