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Il regno dei Longobardi acquistò fermezza sotto il governo di Antari figlio di Clefi, al quale; salito appena sul trono, i grandi vassalli cedettero la metà de’ proprj dominj, affinchè non gli fosse d’uopo cercare dall’ingiustizia e dall’oppressione dei sudditi i mezzi onde sostenere la dignità della corona e pagare i salarj de’ suoi servidori. Antari combattè con prospero successo le forze collegate dell’esarca di Ravenna e del re dei Franchi: perchè i Longobardi, trincerati dietro le mura delle loro fortezze, non temettero l’impeto di quei nemici, che osato non avrebbero affrontare in aperta campagna.

Morto Autari, la moglie di lui Teodolinda passò a seconde nozze con Agilolfo duca di Torino, che per loro re accettarono i Longobardi. Fu in questi giorni, che mediatore di pace fra la predetta nazione e l’esarca di Ravenna si frappose papa Gregorio, il qua-