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cheniperto, continuatore della storia dei Longobardi, di Paolo ci lasciò memoria, essere stato molto caro a Desiderio, ed avere presso lui avuto il carico d’intimo consigliere1, e quello pure di cancelliere2.

Questi uffizj onorevoli nelle corti d’Astolfo e di Desiderio fecero il Diacono illustre e rinomato; ed i più dotti critici affermano, Paolo essere stato uno de’ principali, e più graditi consiglieri di quest’ultimo re, ed essere stato con lui condotto in Francia da Carlo Magno, allorchè disfatto dai fondamenti il regno Longobardo, e presa Pavia, che ne era la capitale, divenne padrone, e re dell’Italia.

Non sono però gli scrittori d’accordo, ove si tratti di stabilire, perchè Paolo dalla Francia si ritornasse in Italia, e quando entrasse nella congregazione Benedettina in monte Casino.

Nella oscurità de’ tempi, e nella fallacia delle narrazioni dei Cronachisti3 difficilissimo è il ritrovare la vera cagione della disgrazia del nostro autore. Ma per la impron-

  1. Ercheniperto, nonchè l’anonimo Salernitano nel suo cronico al cap. IX.
  2. Lione Ostiense nella Cronaca Casinese lib. I. cap. XV.
  3. Giovanni Monaco, e Arderico, presso il Murat. Rer. Ital. Tom. I. lib. I. pag. 365.