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Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 2.djvu/46

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libro v. 27


CAPO XII.

Dell’imperio di Mecezio e della sua morte.

Ucciso adunque in Siracusa l’imperatore Costante, Mecezio1 usurpò il regno in Sicilia; ma senza l’assenso2 dell’esercito Orientale. D’altronde le legioni della milizia italiana, chi per l’Istria, chi per la Campania, chi venendo dalle parti dell’Affrica e della Sardegna, piombarono impetuosamente sopra Siracusa e lo privaron di vita. Molti de’ giudici suoi furono tagliati a pezzi, ed altri tradotti furono a Costantinopoli, coi quali parimente fu portata la testa del falso imperatore.

  1. Il nostro testo: Mecetius, altri: Mezentius. Costui, per testimonianza degli storici, era dotato di singolare bellezza.
  2. Senza l’assenso di tutto l’esercito non era reputata legittima la dignità imperiale.