Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 2.djvu/98

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libro vi. capo vi. 79

certo zoppo, al quale era stato tagliato un piede, che disse loro: Se voi andrete dal re Cuniberto egli vi ammazzerà. All’udir queste parole, presi essi da gran terrore, rifuggironsi dietro l’altare di quella chiesa. Onde essendo stato riferito al re che Aldone e Gransone eransi ricoverati nella basilica di s. Romano, cominciò a riprendere il suo scudiere che avesse avuto la temerità di tradire il segreto. A cui lo scudiere: Signor mio re, tu sai che dopo che abbiamo consigliato tra noi questa cosa, io non son mai partito dalla tua presenza: come poteva io adunque dirla ad alcuno? Allora il re mandò a domandare ad Aldone ed’a Gransone, per qual motivo si fossero essi rifugiati nel luogo santo. Ed essi risposero: Perchè ci fu detto che il re nostro signore volea farci morire. Il re mandò un’altra volta a domandar loro chi fosse stato quello che loro avea narrato tal cosa, minacciandoli, che se non avessero rivelato il delatore, non avrebbero potuto mai più ricuperar la sua grazia. Eglino adunque, conforme l’accaduto, fecero sapere al re d’aver incontrato un uomo zoppo, tagliato l’uno de’ piedi, che per camminare serviasi d’una gamba di legno fino al ginocchio, e costui essere stato il nuncio della loro morte. Il