Pagina:Storia dell'arte in Sardegna dal XI al XIV secolo (IA storiadellartein00scan).pdf/12

Da Wikisource.
10 STORIA DELL'ARTE IN SARDEGNA


Questa nostra isola, posta nel bel mezzo del Mediterraneo, in vicinanza alle coste d'Italia, di Spagna e d'Africa, fu forse più che la Sicilia il crogiolo dove s'incontrarono e si fusero, quando non si sovrapposero, elementi etnici di civiltà diversissime.

Da quali lidi pervennero le rozze flottiglie dei popoli eneolitici, che approdarono per prima nelle tranquille acque dei nostri golfi?

Nuraghe di S. Barbara, presso Macomer.Gli scavi, che da alcuni anni a questa parte si vanno ormai facendo in modo sistematico e con intendimenti scientifici. molte cose ci hanno rivelato sopra questi primi popoli, ma non la loro origine. Per quanto grandi siano stati i risultati, ottenuti con tali ricerche, non si può tuttavia negare che i fatti particolari ci sono ormai più noti che non i generali; risultano abbastanza chiariti molti punti singoli, ma la classificazione sintetica rimane tutt'ora oscurata da incertezze e da problemi insoluti.

Certo è che i nuovi abitatori trovarono nei nostri feraci Campidani, negli stagni ricchi di pesce, nelle foreste, abbondanti di cacciagione, gli elementi favorevoli per l'esistenza primitiva.

Nelle spiagge del Tirreno, solcato dalle loro flottiglie, eressero le prime capanne di frasche, costituendo così quei gruppi eneolitici, che più tardi dovevano trasformarsi, per opera di un popolo di mercanti e di guerrieri, in fiorenti città. Le condizioni favorevoli del nostro suolo e del nostro clima indussero quelle genti ad estendersi all'interno e la nuova schiatta mediterranea, nell'isolamento che derivava dalla con. formazione della Sardegna, svolse intensamente le forme di una forte civiltà primitiva, popolando di villaggi nuragici, cui sovrastano meravigliose costruzioni ciclopiche, le aspre giogaie della Gallura, i vasti altipiani