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giacchè, procedendo a più attento esame, riscontriamo in S. Simplicio una più rozza e grossolana lavorazione, dipendente non tanto dalle attitudini e dalla capacità degli artefici, quanto dalla qualità del materiale adoperato, granito a grana grossa, mal prestantesi a lavorazioni Ini ed a delicate ornamentazioni.

Corrispondentemente a ciascuna navata laterale sono nella facciata de archetti pensili poggianti in parte su pilastri ed in mezzo su una mensola rozzamente sagomata. La porta del solito tipo toscano architravata e con arco di discarico è disadorna, come è disadorna tutta quanta la facciata, nella quale, come si disse trionfa architettonicamente la sola finestra trifora, avente tuttora nella lunetta gl'incavi delle coppe iridescenti, le quali irradiavano per le brulle e granitiche campagne i raggi solari del tramonto.

Sono non poche, e a detrimento dell'antico monumento, le modifiche che si palesano evidentissime. Dai fianchi e dalla facciata vennero strappate le cornici, che doveano finire nobilmente la sommità dei muri; le navate laterali si sopraelevarono a detrimento della navata centrale, che più non spicca leggiera ed ardita, qual'era originariamente.

All'interno si tolsero le armature in legname che doveano sostenere il coperto delle navate laterali e vi si sostituì una volta a botte in mattoni sopraelevata di qualche metro dall'antica linea di posa delle travi, che anche oggidì è possibile determinare esattamente per esser rimaste a sito le sottomensole di granito corrispondenti all'incastro delle travi.

La navata centrale è coperta con travatura in legno a vista ed è separata dalle due laterali mediante due fila di sostegni, su cui s'importano le arcate a tutto sesto.

Questi sostegni sono costituiti in parte da pilastri ed in parte da colonne con capitelli romanici.

In complesso si ha in S. Simplicio una chiesa disadorna, in cui trionfano linee costruttive severe e nobili, senza un qualsiasi tentativo di volerle ingentilire. Posteriormente nel XV secolo, all'interno il paramento granitico si dovette coprire con pitture a bon fresco, delle quali tutt'ora qualche frammento si conserva nei due pilastri posti lateralmente all'abside.

Nella facciata a sinistra della porta d'ingresso osservansi incastrati nel muro due mensoloni, che doveano sostenere qualche sarcofago.

La Chiesa di S. Simplicio, come tante altre sotto l'invocazione di